“Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia ed il Clima 2030” (PNIEC) è stato pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) il 21 gennaio 2020.
Il PNIEC stabilisce 5 linee d’intervento (obiettivi nazionali) da realizzare entro il 2030 in maniera integrata:
- decarbonizzazione;
- efficienza energetica;
- sicurezza energetica;
- sviluppo del mercato interno dell’energia;
- ricerca, innovazione e competitività;
In termini generali, il Piano persegue l’obiettivo di ridurre del 56% le emissioni del settore della grande industria, del 35% quelle del settore terziario e dei trasporti e, contemporaneamente, di aumentare del 30% l’uso delle fonti rinnovabili.
Il Piano, predisposto in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, recepisce le novità contenute nel Decreto Legge sul clima nonché quelle sugli investimenti per il Green New Deal previste nella Legge di Bilancio 2020.
Il PNIEC è definito dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) come lo strumento fondamentale per cambiare la politica energetica e ambientale del nostro Paese verso la decarbonizzazione.
Grazie ai nuovi valori fissati dal Clean Energy package (pacchetto di 8 direttive europee che si basano sulla proposta pubblicata nel 2016, e finalizzata dal Concilio del Parlamento Europeo nel maggio 2019), la Camera dei Deputati ha pubblicato il 28 luglio 2021 un aggiornamento della governance europea e nazionale su energia e clima in cui viene comunicato il rialzo dei target sulla riduzione di emissioni, sull’implementazione delle energie rinnovabili e sul miglioramento dell’efficienza energetica.
In particolare, le modifiche riguardano:
- Performance energetica degli edifici (Direttiva 2018/844/UE), questi sono responsabili di circa il 40% del consumo di energia, e del 36% delle emissioni di CO2. Ad oggi solo l’1% degli edifici è rinnovato ogni anno, l’UE vuole aumentare la soglia al 3% del totale degli edifici sul territorio.
- Energie rinnovabili (Direttiva 2018/2001/UE), proposta di aumento dal 32% al 40% l’uso di FER (fonti energetiche rinnovabili) entro il 2030 con il Pacchetto FIT for 55%.
- Efficienza energetica (Direttiva 2018/2002/UE), riduzione dei consumi di energia primaria dal 32.5% rispetto ai valori del 2007, ad almeno il 36-39% dei consumi finali e primari entro il 2030 con il Pacchetto FIT for 55%.
- Governance dell’unione energetica (Direttiva 2018/1999/UE), ogni paese deve proporre il proprio piano d’azione per il decennio 2021-2030 e stimare un proseguito fino al 2050 (l’Italia è stato il primo paese a presentare il PNIEC a fine dicembre 2019). Questo regolamento è stato recentemente modificato in “Legge europea sul clima” (Regolamento 2021/1119/UE).
- Riduzione delle emissioni (Regolamento 2018/842/UE), aumento della soglia dal 40% al 55% su proposta della Legge europea sul clima.
I nuovi target non riguardano i rischi associati al settore dell’energia elettrica (Regolamento 2019/941/UE), le norme sul mercato interno dell’energia elettrica (Direttiva 2019/944/UE) e l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER – Regolamento 2019/942/UE), che rimangono quindi invariati.
In definitiva il Green Deal europeo, a cui fa riferimento il PNIEC italiano, crea ulteriori obiettivi: ridurre del 55% le emissioni delle automobili e del 50% le emissioni dei furgoni entro il 2030, seguito dalle zero emissioni prodotte da auto nuove entro il 2035; ripristino di foreste, suoli, zone umide e torbiere per aumentare l’assorbimento della CO2 a 310Mt.
Clarissa Cataldi.