Il trasporto aereo tra le principali fonti di inquinamento

Il settore del trasporto aereo è una delle principali fonti di emissioni di gas serra a livello mondiale e, purtroppo, le previsioni fanno pensare che siano destinate a crescere ulteriormente nei prossimi decenni.

È evidente che la sfida nei prossimi anni sarà proprio quella di cercare di ridurre i livelli di emissioni. Per farlo sarà necessario una cooperazione di tutti gli stati.

Secondo l’International Energy Agency (IEA), ad oggi, il settore del trasporto aereo pesa, a livello globale, per più del 2% sul livello complessivo di emissioni di CO2, dietro solto al trasporto su gomma (in termini di quote di emissioni).

Nonostante si sia registrato un calo nei livelli di emissioni negli ultimi tre anni per effetto della pandemia, il pieno ritorno alla libertà di spostamento da parte dei cittadini sta facendo risalire bruscamente i livelli di emissioni a quelli precedenti al Covid.

A livello internazionale, il settore dell’aviazione è regolamentato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sull’Aviazione Civile Internazionale nota anche con il nome di Convenzione di Chicago, firmata il 7 dicembre 1944 e ratificata da più di 190 stati. La Convenzione, che stabilisce i requisiti per la sicurezza dell’aviazione e per la protezione dell’ambiente, è stata poi modificata ed aggiornata nel tempo (da ultimo nel 2006).

In Europa, il settore dell’aviazione è regolamentato principalmente dalla direttiva 2009/29/CE del Parlamento Europeo del 23 aprile 2009 che ha modificato la direttiva 2003/87/CE.  La Direttiva del 2009 prevede un sistema di scambio di emissioni per le compagnie aeree che operano nell’Unione Europea, noto come EU ETS – Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE. La direttiva è stata recepita dall’Italia con il Decreto Legislativo n. 111 del 02/07/2015.

Recentemente, a dimostrazione delle preoccupazioni dell’UE sull’inquinamento derivante da questo settore, la Commissaria europea per i trasporti Adina-Ioana Vălean, all’interno dello Europan Aviation Environmental Report (2022) ha affermato:   

“The challenge is huge if we are to transform Europe into the first climate-neutral continent by 2050, which, in turn, requires cutting transport-related greenhouse gas emissions by 90% in the same timeframe. We need to drastically cut carbon dioxide emissions, reduce exposure to harmful noise levels, improve local air quality and address other non-CO2 emissions that contribute to climate change.”

Occorre ricordare, anche, che un ruolo importante nel settore dei trasporti aerei è svolto dall’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (ICAO) che negli ultimi anni ha adottato diversi documenti per tentare di ridurre i livelli di emissioni del settore. Particolare menzione merita il progetto CORSIA (adottato nel 2016 e in vigore dal 2021), che consiste in un sistema di compensazioni di emissione di CO2 attraverso uno scambio di quote, in accordo con quanto previsto dalla direttiva europea.

Sempre all’interno dell’ICAO, nell’ottobre del 2022 è stata adottata una dichiarazione con cui gli stati si sono impegnati a limitare le emissioni di CO2 nel settore aereo al fine di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Tuttavia, la Dichiarazione non prevede particolari vincoli per gli stati né un sistema di monitoraggio sugli obiettivi da raggiungere. Allo stesso modo, non sono previste sanzioni qualora non si raggiungano i limiti prefissati né vengono indicate le modalità per raggiungere gli obiettivi stabiliti.  

La sfida per il futuro è ardua e migliorare la situazione non sarà semplice, servono sicuramente impegni più concreti da parte degli stati e delle regolamentazioni più stringenti. Ad oggi, le speranze maggiori sono legate soprattutto agli sviluppi tecnologici nel settore. Tra le proposte fatte per facilitare la transazione, l’adozione di carburanti meno inquinanti, come l’E-kerosene, o l’utilizzo dell’idrogeno nonché dell’olio da cucina o di carburante sintetico al posto dei convenzionali carburanti. A ciò si aggiungono i progetti di aerei elettrici che prevedono un livello di emissioni prossimi allo zero e che forniscono una soluzione in grado di migliorare nettamente la situazione attuale.

Mattia Chiacchiararelli