Sostenibilità urbana: bioedilizia, trasporti e tecnologia

Nelle grandi città moderne, il concetto di sostenibilità urbana sta diventando sempre più fondamentale. E’ essenziale sviluppare strategie che promuovano un ambiente vivibile senza compromettere le risorse naturali. Questo articolo esplora le diverse pratiche e tecnologie che possono guidare le città verso un  futuro più verde e sostenibile.

In particolare, la c.d. bioedilizia ha un ruolo importante nella sostenibilità urbana. Questo approccio prevede, infatti, la progettazione, costruzione e gestione degli edifici per mitigare l’impatto ambientale. Le tecniche di bioedilizia includono l’impiego di materiali riciclati o rinnovabili, come legno certificato, calce naturale e pannelli di fibra di legno, oltre all’uso di tecnologie come il fotovoltaico e il solare termico per l’autosufficienza energetica. L’orientamento strategico degli edifici, la ventilazione naturale e l’isolamento termico sono ulteriori aspetti chiave. Concentrandosi sull’efficienza energetica, sulla riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento e sull’uso di materiali ecologici, gli edifici verdi promuovono ambienti più sani e un minor consumo di risorse non rinnovabili.

Anche i sistemi di trasporto svolgono un ruolo fondamentale nella sostenibilità urbana. Le città che investono in trasporti sostenibili riducono notevolmente la loro impronta ambientale. La promozione di modalità alternative di trasporto pubblico come autobus, treni e metropolitane può ridurre significativamente l’inquinamento rispetto all’uso di veicoli privati. Inoltre, la promozione di modalità di trasporto non motorizzate, come la bicicletta e gli spostamenti a piedi, consente di viaggiare a zero emissioni di carbonio, promuovendo la sostenibilità ambientale e la salute pubblica.

Un sistema di trasporto sostenibile efficace deriva anche da un efficiente pianificazione urbana, essenziale per lo sviluppo di città sostenibili. Essa comprende la creazione di spazi urbani che promuovano la coesione sociale, la stabilità economica e la protezione dell’ambiente. Gli urbanisti mirano a creare spazi inclusivi che forniscano un facile accesso ai servizi essenziali e agli spazi verdi, migliorando la qualità della vita di tutti gli abitanti della città. La combinazione di elementi come giardini, tetti verdi e orti urbani non solo sostiene gli ecosistemi locali, ma fornisce ai residenti un importante ambiente naturale, ampiamente riconosciuto per il benessere mentale e fisico.

Questi fattori evidenziano l’approccio necessario per ottenere spazi urbani sostenibili che possano sostenere le generazioni attuali e future senza compromettere la dipendenza dalle risorse naturali. Dando priorità alla bioedilizia, all’efficienza dei trasporti e a un’attenta progettazione urbana, le città possono orientarsi verso un futuro più sostenibile, resiliente e vivibile.

In questo futuro sostenibile, la tecnologia sta giocando un ruolo fondamentale, soprattutto attraverso il potenziamento e l’integrazione di tecnologie urbane intelligenti. Pensiamo all’informazione e alla comunicazione: i sensori dell’Internet of Things (IoT), distribuiti in tutto l’ambiente urbano, permettono di raccogliere dati dettagliati su tutto, dalla congestione del traffico alle condizioni ambientali circostanti. Queste informazioni costanti consentono ai gestori delle città di monitorare la pianificazione urbana in tempo reale, per prendere decisioni più informate e utilizzare in modo più efficiente le risorse ricevute. Un altro aspetto importante delle iniziative per le smart city è lo sviluppo di reti intelligenti (Smart grid), che utilizzano le tecnologie digitali per gestire e distribuire l’elettricità soprattutto nelle grandi metropoli. Queste reti sono abili nell’adattarsi al variare dei cambiamenti, permettendo una gestione più intelligente della risorsa che non solo aumenta l’affidabilità della fornitura, ma aiuta anche a ridurre il consumo energetico complessivo e le emissioni di carbonio. I progressi tecnologici stanno aumentando esponenzialmente l’efficienza energetica nelle aree urbane. Un’innovazione degna di nota è l’adozione dell’illuminazione a LED, che gli stati utilizzano sempre più spesso per sostituire i lampioni tradizionali. I LED non solo utilizzano una frazione dell’energia richiesta dalle vecchie lampadine, ma durano anche molto di più, riducendo il consumo energetico e i costi di manutenzione.

Anche l’uso di sistemi di costruzione rende gli edifici più intelligenti e più efficienti dal punto di vista energetico. Questi sistemi controllano il riscaldamento, la ventilazione, l’aria condizionata (HVAC), l’illuminazione e i sistemi di sicurezza dell’edificio per garantire un basso consumo energetico. L’implementazione di politiche di regolazione basate sulla densità di popolazione e sul tempo, riduce in modo significativo il consumo di energia non necessaria e l’impatto ambientale delle aree urbane sulla neve. Grazie a queste tecnologie, le città si stanno trasformando in luoghi più intelligenti e sostenibili, sono in grado di gestire le risorse in modo più efficiente, ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita dei residenti. Lo sviluppo e la convergenza di queste tecnologie continua a spingere i confini di ciò che è possibile nello sviluppo urbano sostenibile.

Il viaggio verso lo sviluppo urbano è complesso e articolato e coinvolge un’ampia gamma di soggetti e problematiche. Ma abbracciando soluzioni innovative e incoraggiando una cultura della sostenibilità, le città possono diventare luoghi fiorenti che sostengono il pianeta e le loro popolazioni. Integrando gli obiettivi di sviluppo sostenibile nella pianificazione urbana, i governi possono aprire la strada a un mondo più verde ed equo.

A livello UE, nel quadro del Green Deal, la Commissione europea ha avviato il Progetto “EU Mission for 100 climate-neutral and smart cities by 2030”. Va sottolineato come l’idea delle città a impatto zero nasca già nel 2017 da una Comunicazione della Commissione “A better workplace for all: from equal opportunities towards diversity and inclusion”.

Il Progetto riguarda 100 città dei 27 Stati membri più 12 città dei paesi attualmente associati o con il potenziale di essere associati a Horizon Europe. La scelta delle città è avvenuta sulla base di una candidatura spontanea (sono state 377 le proposte) e ha ad oggetto la loro trasformazione verde e digitale.

In particolare, all’interno di questo Progetto, la Commissione ha chiesto alle 100 città di sviluppare un Climate City Contracts che includa un piano generale per la neutralità climatica nei settori dell’energia, edilizia, gestione dei rifiuti e trasporti, con i relativi piani di investimento. Questo processo, in corso, coinvolgerà cittadini, organizzazioni di ricerca e settore privato.

Gabriele Bernini